Anna LETIZIA
Accordi Territoriali di Genere
L‘uguaglianza di genere rappresenta
un principio fondamentale dell‘Unione Europea fin da quando il Trattato di
Roma, del 1957, introdusse il principio di parità di retribuzione
tra uomini e donne. Le varie direttive sull‘uguaglianza di genere adottate dall‘Unione
fin dagli anni ‘70 hanno garantito ad esempio il trattamento equo in relazione
all‘accesso al lavoro, alla parità di retribuzione, alla previdenza
sociale e ai diritti garantiti per il congedo parentale.
Pertanto la parità tra donne e
uomini rappresenta, oltre che un diritto fondamentale, un valore comune
dell‘Unione Europea e una condizione necessaria per il conseguimento degli
obiettivi europei di crescita, occupazione e coesione sociale.
Ed in questa ottica sono stati
approvati in Campania gli Accordi Territoriali di Genere -
Servizi e interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro finanziati
dal Por Fse 2007-2013, per promuovere un sistema territoriale integrato
di interventi e misure che favoriscano la conciliazione tra tempi di vita e di
lavoro e alleggeriscano i carichi familiari per sostenere l'effettiva
partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Le risorse finanziarie destinate
alla realizzazione del Programma ammontano a complessivi €. 7.000.000,00. Per
ciascun progetto presentato il finanziamento a sostegno delle attività è pari a
un massimo di € 200.000,00.
I destinatari dei
progetti/interventi devono essere occupati, sia dipendenti che
lavoratori autonomi, con priorità alle donne e soggetti svantaggiati, con
particolari esigenze di conciliazione (a titolo di esempio: disabili, madri
nubili, donne in difficoltà).
Il Progetto “La conciliazione lavoro
e famiglia come fattori di successo in campo sociale e sanitario” prevede che la
Cisl di Napoli realizzi con il capofila, Arcipelago onlus, lo Sportello sulla
informazione e diffusione dello Job Sharing come tipologia contrattuale che,
per le sue caratteristiche, si presta alla flessibilità lavorativa necessaria
per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Infatti lo Job Sharing o
lavoro ripartito, è un rapporto di lavoro speciale, mediante il quale due
lavoratori assumono in solido l’adempimento di un’unica e identica obbligazione
lavorativa. In pratica due persone si dividono consensualmente lo stesso posto di
lavoro. In questo modo i lavoratori possono cioè gestire autonomamente e
discrezionalmente la ripartizione dell’attività lavorativa ed effettuare
sostituzioni fra loro.~Entrambi sono però direttamente e personalmente
responsabili dell’intera obbligazione lavorativa.
Il servizio sperimentale si propone
di attuare uno sportello consulenziale~per orientare verso scelte che
consentano di armonizzare il lavoro~con gli impegni familiari e pertanto si è
realizzato uno Sportello di Conciliazione nel quale sono state fornite anche
informazioni sui contratti “atipici” in genere, sulla maternità, sui congedi
parentali, sulla tutela della disabilità, e in generale dei diritti delle
lavoratrici/lavoratori.
Gli argomenti sono così particolari
e specifici che necessitano di una competenza ad hoc tipica di un sindacato che
da sempre è impegnato su questi temi.
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